Da molti anni la Stanleybet ha raccontato “la leggenda” di un ipotetico accordo con ADM. A mio parere non aveva alcuna seria intenzione di farlo, ma solo di accusare poi ADM di non averlo mai accettato, ai fini di un’altra ipotetica discriminazione dal prossimo bando retail, anche perchè non si sono mai conosciuti, infatti, i termini di tale ipotetico accordo, sempre tenuto segreto.
L’argomento lo avevo trattato già il 28 Febbraio 2023 in un topic dal titolo:
Stanleybet. Con ADM accordo o guerra aperta, in attesa del prossimo bando di gara?
viewtopic.php?f=1&t=68085in cui scrissi che mi aveva colpito il pesante attacco ad ADM, a loro dire COLPEVOLE per non aver voluto accettare mai un accordo per sanare il passato.
Oggi, dopo la rinuncia alla rottamazione per i gestori non attivi, e alla luce dell’ammissione, come ho spiegato in un topic precedente, che l’imposta unica, anche passata, spetta solo al bookmaker anglo-maltese, NON CI SONO PIÙ I PRESUPPOSTI PER UN IPOTETICO ACCORDO CON ADM.
Perché ADM dovrebbe accettare un accordo al ribasso, quando la Stanleybet ha già ammesso che l’imposta unica, anche passata, è da essa dovuta?
Tanto più che con le Class Action, da me proposte, come ho già spiegato, sempre in un topic precedente, lo Stato Italiano può pignorare i beni della Stanleybet.
Ormai la leggenda ha perso ogni credibilità, tanto che la Stanleybet non la menziona più da molto tempo.
Da qui gli ex gestori, razionalmente, devono abbandonare anche quest’ultima labile speranza, e partecipare alle CLASS ACTION per evitare, in molti casi, il fallimento.