Sospensione pignoramenti cartelle esattoriali Stanleybet o ricorso motivato al pignoramento
Inviato: 18/10/2023 - 12:27
Sospensione pignoramenti cartelle esattoriali Stanleybet o ricorso motivato
Con la Class Action, di cui sono ideologo e promotore, in accordo con la Sentenza della Corte Costituzionale del 2018 sull’imposta unica, che stabilisce che gestori di CTD (ricevitorie) sono co-obbligati in solido con il proprio bookmaker, i gestori possono far valere i loro diritti per una ingiusta “Spada di Damocle che pende sulle loro teste”. Non vi sono altre soluzioni legali.
Nel frattempo, però, l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrebbe procedere con azioni esecutive (pignoramenti) se non si aderisce alla rottamazione o rateizzazione delle cartelle esattoriali.
Recentemente, mi sto, quindi, adoperando ufficialmente, con ADM per poter avere una sospensione temporanea di queste azioni esecutive, o, in subordine, poter fare ricorso, con adeguate motivazioni, se si partecipa alla Class Action, che permetterà, tramite i gestori, di recuperare all’Erario l’imposta unica non versata, altrimenti irrecuperabile, visto che molti gestori fallirebbero per gli elevatissimi importi.
A tal fine, ho recentemente inviato ad ADM tre PEC (Posta Elettronica Certificata) esplicative, in cui la informo nei dettagli della Class Action, e di cui già, il 05.07.3033, c’è stata la prima udienza, alla quale la Stanleybet non si è costituita, sicura di perdere, e delle denunce querele, che i gestori partecipanti hanno presentato alle rispettive procure, in cui vengo indicato come “persona informata dei fatti” e che ho presentato il 29.11.2022, un esposto contro la Stanleybet, fatto arrivare alla procura di Catanzaro.
Pochi funzionari ADM ne erano informati.
A parere di avvocati e commercialisti, con cui collaboro, e anche di alcuni funzionari ADM, questo sarebbe possibile, e la direzione generale ADM potrebbe chiedere anche un parere all’Avvocatura dello Stato, per la fattibilità legale, in accordo con le attuali norme giuridiche.
Nelle tre PEC ad ADM, illustro nel dettaglio che quasi tutti i gestori sono vittime inconsapevoli della “disinformazione percepita” dalla Stanleybet, specialmente se agiscono legalmente contro il bookmaker anglo-maltese.
Se i gestori non agiscono contro la Stanleybet potrebbero anche essere sospettati di complicità, specialmente se hanno operato tramite una SRL.
Suggerirei pertanto ai gestori ed ex gestori di recarsi alla propria sede distaccata ADM, spiegando quanto sopra, e del fatto che già ho inviato le tre PEC esplicative, e verificare se esistono i presupposti per chiedere tale sospensione temporanea o, in subordine, fare ricorso motivato ai pignoramenti, solo a condizione di partecipare alla CLASS ACTION per il recupero dell’imposta unica.
In realtà, così, si agevola lo Stato per recuperare centinaia di milioni di imposta unica non versata.
A quanto mi risulta qualche gestore, da me informato, ha già deciso di recarsi presso la propria sezione distaccata ADM, facendo presente che ho già inviato le tre PEC esplicative, e chiedere chiarimenti su questa possibilità.
Non costa nulla tentare. Non si devono pagare avvocati o commercialisti per chiedere queste informazioni ad ADM. Anzi, spesso, molti avvocati e commercialisti non ne sono consapevoli, per cui è preferibile chiedere direttamente all’amministrazione Finanziaria, per non perdere questa possibilità.
A disposizione per ulteriori dettagli e chiarimenti, se i funzionari ADM le vorranno. Potete contattarmi al numero solo WhatsApp 375 599 8368.
Prima si fa e più possibilità ci sono per bloccare i pignoramenti. Aver pignorato il conto corrente non è auspicabile. È una delle prime cose che fa l’Agenzia delle Entrate Riscossione, prima di pignorare gli altri beni.
***
In ultima istanza, agendo così, ci potrebbero essere, successivamente, anche i presupposti per un esposto e un intervento della Corte dei Conti, interessata a recuperare all’erario centinaia di milioni di euro.
***
E a mio parere, la strada, in subordine, del RICORSO MOTIVATO AL PIGNORAMENTO, ha alte probabilità di EFFICACIA. Non credo che, se il ricorso è motivato con la partecipazione alla Class Action, qualcuno si assumerà facilmente la responsabiltà di respingerlo, e rinunciare alle consistenti maggiori somme per l’ERARIO, tenendo conto di un successivo (o contestuale) esposto alla Corte dei Conti.
***
Per la cronaca, ho deciso di fare questo articolo, dopo aver letto un commento di un gestore, sicuramente in buona fede e vittima della disinformazione, a un post della mia pagina facebook con l’articolo precedente:
Questo il testo del commento del gestore:
“t****** ,fare pagare ai gestori,le tasse, e rovinarli,inquanto danno ai gestori una piccola percentuale, e lo stato ,fa scempio delle, persone oneste,perche ,non si possono difendere,,il monopolio lo sa benissimo chi c’è dietro ma zitti,solo con i poveri cristi“
Con la Class Action, di cui sono ideologo e promotore, in accordo con la Sentenza della Corte Costituzionale del 2018 sull’imposta unica, che stabilisce che gestori di CTD (ricevitorie) sono co-obbligati in solido con il proprio bookmaker, i gestori possono far valere i loro diritti per una ingiusta “Spada di Damocle che pende sulle loro teste”. Non vi sono altre soluzioni legali.
Nel frattempo, però, l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrebbe procedere con azioni esecutive (pignoramenti) se non si aderisce alla rottamazione o rateizzazione delle cartelle esattoriali.
Recentemente, mi sto, quindi, adoperando ufficialmente, con ADM per poter avere una sospensione temporanea di queste azioni esecutive, o, in subordine, poter fare ricorso, con adeguate motivazioni, se si partecipa alla Class Action, che permetterà, tramite i gestori, di recuperare all’Erario l’imposta unica non versata, altrimenti irrecuperabile, visto che molti gestori fallirebbero per gli elevatissimi importi.
A tal fine, ho recentemente inviato ad ADM tre PEC (Posta Elettronica Certificata) esplicative, in cui la informo nei dettagli della Class Action, e di cui già, il 05.07.3033, c’è stata la prima udienza, alla quale la Stanleybet non si è costituita, sicura di perdere, e delle denunce querele, che i gestori partecipanti hanno presentato alle rispettive procure, in cui vengo indicato come “persona informata dei fatti” e che ho presentato il 29.11.2022, un esposto contro la Stanleybet, fatto arrivare alla procura di Catanzaro.
Pochi funzionari ADM ne erano informati.
A parere di avvocati e commercialisti, con cui collaboro, e anche di alcuni funzionari ADM, questo sarebbe possibile, e la direzione generale ADM potrebbe chiedere anche un parere all’Avvocatura dello Stato, per la fattibilità legale, in accordo con le attuali norme giuridiche.
Nelle tre PEC ad ADM, illustro nel dettaglio che quasi tutti i gestori sono vittime inconsapevoli della “disinformazione percepita” dalla Stanleybet, specialmente se agiscono legalmente contro il bookmaker anglo-maltese.
Se i gestori non agiscono contro la Stanleybet potrebbero anche essere sospettati di complicità, specialmente se hanno operato tramite una SRL.
Suggerirei pertanto ai gestori ed ex gestori di recarsi alla propria sede distaccata ADM, spiegando quanto sopra, e del fatto che già ho inviato le tre PEC esplicative, e verificare se esistono i presupposti per chiedere tale sospensione temporanea o, in subordine, fare ricorso motivato ai pignoramenti, solo a condizione di partecipare alla CLASS ACTION per il recupero dell’imposta unica.
In realtà, così, si agevola lo Stato per recuperare centinaia di milioni di imposta unica non versata.
A quanto mi risulta qualche gestore, da me informato, ha già deciso di recarsi presso la propria sezione distaccata ADM, facendo presente che ho già inviato le tre PEC esplicative, e chiedere chiarimenti su questa possibilità.
Non costa nulla tentare. Non si devono pagare avvocati o commercialisti per chiedere queste informazioni ad ADM. Anzi, spesso, molti avvocati e commercialisti non ne sono consapevoli, per cui è preferibile chiedere direttamente all’amministrazione Finanziaria, per non perdere questa possibilità.
A disposizione per ulteriori dettagli e chiarimenti, se i funzionari ADM le vorranno. Potete contattarmi al numero solo WhatsApp 375 599 8368.
Prima si fa e più possibilità ci sono per bloccare i pignoramenti. Aver pignorato il conto corrente non è auspicabile. È una delle prime cose che fa l’Agenzia delle Entrate Riscossione, prima di pignorare gli altri beni.
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In ultima istanza, agendo così, ci potrebbero essere, successivamente, anche i presupposti per un esposto e un intervento della Corte dei Conti, interessata a recuperare all’erario centinaia di milioni di euro.
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E a mio parere, la strada, in subordine, del RICORSO MOTIVATO AL PIGNORAMENTO, ha alte probabilità di EFFICACIA. Non credo che, se il ricorso è motivato con la partecipazione alla Class Action, qualcuno si assumerà facilmente la responsabiltà di respingerlo, e rinunciare alle consistenti maggiori somme per l’ERARIO, tenendo conto di un successivo (o contestuale) esposto alla Corte dei Conti.
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Per la cronaca, ho deciso di fare questo articolo, dopo aver letto un commento di un gestore, sicuramente in buona fede e vittima della disinformazione, a un post della mia pagina facebook con l’articolo precedente:
Questo il testo del commento del gestore:
“t****** ,fare pagare ai gestori,le tasse, e rovinarli,inquanto danno ai gestori una piccola percentuale, e lo stato ,fa scempio delle, persone oneste,perche ,non si possono difendere,,il monopolio lo sa benissimo chi c’è dietro ma zitti,solo con i poveri cristi“