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Re: cinema d'autore

Inviato: 16/04/2023 - 20:16
da montag
Se il vento solleva la sabbia 2006 Marion Hänsel (Si le vent soulève les sables)

Un film duro da digerire, come dura è la vita dei popoli africani minacciati dal colonialismo.
Un film non credo non molto conosciuto al grande pubblico perchè non deve esserlo.
La storia di una famiglia che impersonifica un popolo e che si svolge attraverso le difficoltà quotidiane, ovvero la sopravvivenza.
All'inizio il padre è consigliato da un amico di soffocare la bambina appena nata, in quanto in famiglia erano già in 4, ma la madre la salva fuggendo momentaneamente da casa.
Al suo ritorno il padre capisce ed accetta la nuova nata.
La scena si sposta di qualche anno quando la siccità impone una scelta molto pericolosa e cioè partire alla ricerca di zone dove ci sia dell'acqua.
Ma sarà un cammino molto difficile e pericoloso, come sempre succede dove c'è miseria, c'è sempre chi approfitta della debolezza altrui.

Re: cinema d'autore

Inviato: 01/05/2023 - 21:57
da montag
Contestazione generale 1970 Luigi Zampa.

Film ad episodi trattato ingiustamente dalla critica.
In rete abbondano le recensioni che lo accusano di essere un film con poco mordente e se non si tratta di professionisti, posso anche capire che non tutti possano interpretare correttamente il messaggio di fondo del regista.
Lo stesso discorso non lo si può fare se la recensione proviene da un professionista, o deve cambiare mestiere in quanto conosce molto bene il linguaggio delle immagini, oppure dovrebbe spiegare nel dettaglio quali sono le mancanze del film, mancanza di mordente è solo un'etichetta senza entrare nel merito, esattamente come voler smontare un ragionamento definendolo "complottista", il metodo è esattamente lo stesso.
Mi stupiscono due cose; l'unanimità dei giudizi ma soprattutto la censura che lo ha colpito ed è anche qui un espediente ampiamente collaudato nella "Commedia all'italiana" censurata pesantemente non solo a livello di "semplici" tagli, ma, come in questo caso facendo sparire un intero episodio e non è detto che non abbiano anche provveduto ad un lavoro di taglia e cuci.
Se è una semplice commedia è innocua e quindi non c'è bisogno di ricorrere alla censura (che non ha un solo motivo valido di esistere se non in chiave di repressione), se invece è altro, allora il discorso cambia.
Ne "I nuovi mostri" del 1977 mi pare sia successo proprio questo, 4 epiisodi mancanti e stagliuzzamenti dove occorreva.(episodio Pornodiva).
Contestazione generale prende di mira i cardini sociali ed i suoi sgherri, nel primo episodio si tratta del mondo della comunicazione, Gassman vuole mettere in scena uno spettacolo "troppo provocatorio", non andrà in onda sia nell'episodio e sia nel film reale.
Il secondo episodio è una perfetta descrizione della meschinità umana del capitalismo (per fortuna che il film è di 50 anni fa) con protagonista Manfredi in qualità di direttore estero di una grande azienda.
Il terzo episodio molto corto (Tagliato?) verte sulle proteste studentesche che qui non vanno bene, ma se sono sovvenzionate e organizzate in altri stati allora diventano sinonimo di popoli che vogliono la libertà.
Le rivoluzioni colorate...(altra parola magica, la traduzione corretta è tentativi di colpi di stato)
Il quarto episodio è un attacco frontale alle gerarchie vaticane con un bravissimo Sordi nei panni di un sacerdote che se la passa alquanto male.
Siamo sulla lunghezza d'onda di un Bunuel, con uno stile diverso, senza il sarcasmo del regista spagnolo, ma la strada è quella.
Perciò il film può piacere o meno, lo si può condividere o no, ma definirlo banale proprio no.

Re: cinema d'autore

Inviato: 20/12/2023 - 15:49
da montag
Ha ballato una sola estate 1951 Arne Mattsson ( Hon dansade en sommar )
La scena iniziale coincide con quella finale in questo capolavoro di Arne Mattsson che mette in scena la storia d'amore di due giovani ragazzi mentre sullo sfondo c'è (secondo me) il vero tema centrale del film, lo scontro tra due mondi, quello del Pastore preoccupato di perdere il controllo delle anime in questo piccolo villaggio di campagna in Svezia e quello dello zio del protagonista, per niente preoccupato del suo giudizio e mal disposto verso il potere del Pastore.
Sua figlia invece non ha la forza di opporsi al Pastore, coraggio che ha invece il protagonista, grazie all'amore che prova per Kerstin:(la protagonista) l'amore come contrapposizione del potere.
Sullo sfondo c'è anche la lettura sociale, il giovane è benestante mentre lo zio è un contadino, siamo negli anni 50 e questo amore sconvolge i piani della famiglia del giovane, disposto però a lottare perchè a questo amore lui non rinuncerà mai.
Ma il destino è in agguato...
Su Web archive si trova il film, e su opensubtitles si trova la traduzione il sei lingue diverse ma non in italiano.
Speriamo prossimamente in qualche benefattore.

Re: cinema d'autore

Inviato: 25/03/2024 - 15:50
da montag
N.P il segreto 1971 Silvano Agosti

Prima di "2022 i sopravvissuti" c'è questo capolavoro di Agosti, assai più incisivo e crudo dell'osannato film di Fleischer.
Viene spontaneo chiedersi: "Come mai un film girato in precedenza è quasi sconosciuto mentre l'altro, spacciato per fantascienza e con una morale di fondo che porta a farti credere che il potere anche quando è criminale, in fondo sono solo errori. ( il personaggio del poliziotto Heston).
La risposta è molto semplice, Agosti mostra implacabilmente che il modo di agire del potere attraverso i suoi scagnozzi è il dominio dei pochi sulle masse rese schiave dalla dipendenza dal salario, Fleischer mostra l'eroe alla Rambo che impavidamente cerca la giustizia.
La manipolazione attraverso il significato delle immagini più o meno occulte, si sedimenta nel pensiero e si riversa nei comportamenti, nel rapporto col prossimo e sulla visione del mondo.
Ne abbiamo una riprova negli ultimi quattro anni, dove c'è stata un'accelerazione impressionante, tutta la comunicazione è basata solamente sulla paura, il dolore, una vita alienante.
Tutto questo porta le masse a cercare sollievo nel rimedio semplice, una pastiglia e ogni altro rimedio offertoci gentilmente da coloro che il problema l'hanno creato.
N,P sono le iniziali del presidente di una fabbrica che ha inventato un modo per produrre cibo da ogni tipo di rifiuto, liberando di conseguenza l'essere umano dalla dipendenza salariale.
Gli appararati repressivi lo rapiscono e gli fanno perdere la memoria, poi si impossessano della sua invenzione per poter eliminare gli schiavi diventati solo un peso, inutili.
La mia impressione è che il film presenta numerosi tagli, questi film, così come la musica e certe letture sono come una siringa, può contenere veleno oppure un vero vaccino che ti immunizzi contro le manipolazioni, in fondo ti mostrano la vita (anche ben peggiore) che vivono le persone.
Altrimenti come sarebbe possibile rinchiudere un essere umano dentro uno Smartphone?

Re: cinema d'autore

Inviato: 25/03/2024 - 19:13
da Franz
Silvano Agosti...
in questo video di 4 minuti che andrebbe visto ogni santa mattina ... prima di uscire di casa:
https://www.youtube.com/watch?v=KysoOofHmi8

Re: cinema d'autore

Inviato: 25/05/2024 - 14:29
da montag
Segnalo per chi fosse interessato l'uscita su opensubtitles della traduzione in italiano di "Thomas l'impostore" di Geoges Franju.
Per gli amanti del cinema muto, sono presenti anche i sottotitoli italiani de " I miserabili " un film a episodi del 1925 di Fescourt.

Tutti a casa 1960 Luigi Comencini
Un capolavoro questo film con un insieme di attori importanti, con l'immenso Sordi come figura centrale.
Il film è ambientato nel momento storico in cui Badoglio firma l'armistizio e la guerra sembra finita.
I tedeschi non la prendono "molto bene" e questo rappresenta un ulteriore problema.
L'esercito diventa un insieme di singoli individui senza una guida, la fame, la distruzione.
Una pattuglia capitanata da Sordi ma ignara degli avvenimenti viene attaccata dai tedeschi e Sordi che è la trasposizione cinematografica del "Credere, obbedire, combattere" pensa a un tradimento degli alleati.
Notare la sottigliezza di Comencini su questo punto.
Una volta appurata la verità, incomincia il ritorno a casa, complicato dalla presenza dei tedeschi e dei fascisti in aggiunta ai collegamenti che sono anch'essi molto problematici.
Dopo le varie vicende personali, Sordi arriva a casa.
Problemi finiti?
Niente affatto, il padre vorrebbe che si arruolasse nell'esercito della Repubblica Sociale, ma il finale del film e del personaggio di Sordi prende una piega assai diversa.
Il personaggio di Sordi ricalca molto la conversione dell'ispettore Javert nel romanzo di Hugo " I miserabili".