Le strategie sul betting exchange sono una chimera?
Inviato: 12/10/2017 - 11:59
Buongiorno a tutti,
Sono al primo messaggio e anche novellino nell'ambiente del betting perciò chiedo un pò di indulgenza...
Il titolo è provocatorio ma per il momento riflette la mia prima impressione sulle possibilità di guadagnare in maniera costante con il betting exchange.
Mi sono avvicinato al betting exchange perchè ho pluriennale esperienza nel trading sui mercati finanziari e cercavo un'alternativa. Non sono quindi interessato al betting in se (bookmakers tradizionali) ma al betting exchange perchè prevede la possibilità di chiudere un'operazione prima dell'esito finale dell'evento sottostante e quindi di fare trading sulle quote anzichè scommettere nel senso tradizionale del termine.
Provenendo dal mondo del trading, la mia attitudine mentale è avversa al concetto di scommessa in se pertanto ad es. giocare una multipla non rientra nel mio modo di vedere le cose (a meno che non sia per gioco o divertimento). Ho quindi deciso di avvicinarmi al betting exchange perchè consente un maggior controllo del rischio e la possibilità di operare sia in punta che in banca.
Mi sono imbattuto in un paio di siti italiani dal nome quasi identico che descrivono diverse (troppe?) strategie di betting exchange sul calcio e ho deciso di aprire un micro-conto su betfair e fare delle prove con capitale minimo. Ritengo infatti che l'operatività con capitale minimo sia decisamente più utile che la simulazione pura (ho provato anche quella per qualche giorno con fairbot) in quanto perdere soldi propri per quanto si tratti di centesimi ha pur sempre un impatto psicologico.
Nei siti in questione si sostiene che, una volta scelta la strategia più congeniale, si deve impostare la propria operatività con una rigida disciplina di money management: stake 3% del capitale, perdita non superiore allo stake, regole di uscita dai trade in perdita etc. Viene inoltre evidenziata l'importanza del pronostico, ovvero cercare di fare un pronostico il più possibile accurato su base statistica e di conoscenza delle squadre.
La mia seppur breve esperienza nei primi 10 giorni e oltre 40 giocate (di cui 70% vincenti) è, ovviamente, sconfortante.
Alcuni errori sono chiaramente dovuti alla mia inesperienza, ad es. sentirsi sicuro su una giocata banca over 3,5 che arriva all '80° sull'1-1 e lasciata fino al termine (finita 3-1).
Tuttavia, anche rispettando la regola che la perdita di una giocata non possa superare lo stake, ci sono alcuni principi di base che rendono (a mio avviso) una chimera la profittabilità nel lungo periodo: se punto ad un profitto del 20% dello stake significa che posso perdere perdere tutto una volta su 6 per mantenermi con un saldo globale pari a zero. Per essere profittevole dovrò perdere una volta su 7 e vincerò pur sempre una miseria. Quindi: ogni tanto bisogna tentare il "colpaccio" sui guadagni e altre volte bisogna tagliare la perdita prima che sia massima (intero stake). Ma quest'ultima cosa è più teorica che pratica secondo me... Come faccio a decidere di chiudere un'operazione in perdita ad es. al 75° perchè la partita non si sblocca quando sappiamo bene che negli utlimi minuti spesso succede di tutto?!?
Per non parlare del pronostico corretto.... Come faccio ad analizzare una partita della seconda divisione bulgara in maniera seria e approfondita?!? Il massimo che posso fare è guardare un pò di statistiche, farmi un'idea di massima e provarci.... Allora giocare solo partite importanti, ok ma sono poche! La maggior parte sono squadre minori e di categorie infime (almeno da quel che vedo su betfair).
Insomma a me pare che in questa operatività la componente scommessa (quindi fortuna) sia preponderante e se c'è una cosa che ho imparata nel trading sui mercati finanziari è che affidandosi a fortuna e speranza non si va da nessuna parte.
Sbaglio io o è proprio così?
Se qualcuno vuole condividere le proprie esperienze sul betting exchange ne sarei ben felice.
Sono al primo messaggio e anche novellino nell'ambiente del betting perciò chiedo un pò di indulgenza...
Il titolo è provocatorio ma per il momento riflette la mia prima impressione sulle possibilità di guadagnare in maniera costante con il betting exchange.
Mi sono avvicinato al betting exchange perchè ho pluriennale esperienza nel trading sui mercati finanziari e cercavo un'alternativa. Non sono quindi interessato al betting in se (bookmakers tradizionali) ma al betting exchange perchè prevede la possibilità di chiudere un'operazione prima dell'esito finale dell'evento sottostante e quindi di fare trading sulle quote anzichè scommettere nel senso tradizionale del termine.
Provenendo dal mondo del trading, la mia attitudine mentale è avversa al concetto di scommessa in se pertanto ad es. giocare una multipla non rientra nel mio modo di vedere le cose (a meno che non sia per gioco o divertimento). Ho quindi deciso di avvicinarmi al betting exchange perchè consente un maggior controllo del rischio e la possibilità di operare sia in punta che in banca.
Mi sono imbattuto in un paio di siti italiani dal nome quasi identico che descrivono diverse (troppe?) strategie di betting exchange sul calcio e ho deciso di aprire un micro-conto su betfair e fare delle prove con capitale minimo. Ritengo infatti che l'operatività con capitale minimo sia decisamente più utile che la simulazione pura (ho provato anche quella per qualche giorno con fairbot) in quanto perdere soldi propri per quanto si tratti di centesimi ha pur sempre un impatto psicologico.
Nei siti in questione si sostiene che, una volta scelta la strategia più congeniale, si deve impostare la propria operatività con una rigida disciplina di money management: stake 3% del capitale, perdita non superiore allo stake, regole di uscita dai trade in perdita etc. Viene inoltre evidenziata l'importanza del pronostico, ovvero cercare di fare un pronostico il più possibile accurato su base statistica e di conoscenza delle squadre.
La mia seppur breve esperienza nei primi 10 giorni e oltre 40 giocate (di cui 70% vincenti) è, ovviamente, sconfortante.
Alcuni errori sono chiaramente dovuti alla mia inesperienza, ad es. sentirsi sicuro su una giocata banca over 3,5 che arriva all '80° sull'1-1 e lasciata fino al termine (finita 3-1).
Tuttavia, anche rispettando la regola che la perdita di una giocata non possa superare lo stake, ci sono alcuni principi di base che rendono (a mio avviso) una chimera la profittabilità nel lungo periodo: se punto ad un profitto del 20% dello stake significa che posso perdere perdere tutto una volta su 6 per mantenermi con un saldo globale pari a zero. Per essere profittevole dovrò perdere una volta su 7 e vincerò pur sempre una miseria. Quindi: ogni tanto bisogna tentare il "colpaccio" sui guadagni e altre volte bisogna tagliare la perdita prima che sia massima (intero stake). Ma quest'ultima cosa è più teorica che pratica secondo me... Come faccio a decidere di chiudere un'operazione in perdita ad es. al 75° perchè la partita non si sblocca quando sappiamo bene che negli utlimi minuti spesso succede di tutto?!?
Per non parlare del pronostico corretto.... Come faccio ad analizzare una partita della seconda divisione bulgara in maniera seria e approfondita?!? Il massimo che posso fare è guardare un pò di statistiche, farmi un'idea di massima e provarci.... Allora giocare solo partite importanti, ok ma sono poche! La maggior parte sono squadre minori e di categorie infime (almeno da quel che vedo su betfair).
Insomma a me pare che in questa operatività la componente scommessa (quindi fortuna) sia preponderante e se c'è una cosa che ho imparata nel trading sui mercati finanziari è che affidandosi a fortuna e speranza non si va da nessuna parte.
Sbaglio io o è proprio così?
Se qualcuno vuole condividere le proprie esperienze sul betting exchange ne sarei ben felice.