Messaggioda behrajan » 17/01/2005 - 19:41
Un impellente bisogno di andare al cesso mi sveglia. Cominciano a frullare i pensieri in zucca. Inutile, non si dorme più: tocca alzarsi.
Colazione, lettura dei giornali, abluzioni, accenni di onanismo però timido , verifica dello yeld degli ultimi quindici anni . Insomma la classica domenica in cui ci si alza presto.
Poi do un occhio al forum e vedo che il 3d sul mago è ancora vivo, anzi pasce come un bue. Ad una rapida occhiata mi pare che di queste cose si sia già parlato qui appena una trentina di volte.
Ma è così difficile... some like it hot, qualcun altro la vuole fredda... c'è chi la vuole bionda chi bruna i gusti sono gusti... il piacere è piacere... però la matematica è la matematica... ed è un avversario veramente coriaceo... che non vuole sentire chiacchiere... non se ne frega delle sboronate... non si fa fermare da un periodo di bravura e/o culo... è implacabile, inarrestabile come Gengis Khan, costante come la Stella Polare... ti insegue per tutta la vita... ne puoi sentire il fiato affannoso sul collo fin nella fossa...
Le chiacchiere sono chiacchiere... ed è piacevole leggere le opinioni di tutti, quando sono espresse in maniera pacata, e tra amici, come qui... ma alla fine è la somma che fa il totale...
Sono quindici anni che segno tutto in un quadernaccio, che poi è diventato un libraccio... una volta segnavo anche i decimi di lira, adesso anch'io ho segato i centesimi... so che qui lo fanno quasi tutti, magari non a penna ma in excel... ma fuori di qui non lo fa nessuno... ho cercato (invano, dopo un po' non gli piaceva più ) di convincere alcuni amici scommettitori incalliti della sala a farlo... non solo per avere un tracking reale della loro carriera... ma soprattutto per poter guardare in faccia i loro peggiori demoni... quando a fine giornata devi segnare meno XXXX e devi avere le palle di mettere per iscritto quanto hai perso... sapendo che dormire sarà un po' più difficile... che magari hai fatto qualche sciocchezza... o che più probabilmente era il giorno sbagliato per essere un giocatore... lo scriverlo materialmente su un foglio più che digitarlo su una tastiera ti mette davanti alla tua immagine... tu sei quello che quel giorno si è fumato magari uno stipendio o due o tre...
Anch'io sono un multiplista incallito... quasi sempre ambi e terni... ma non disdegno le ottine... ho il mio fido quadernaccio pieno di quelli che io chiamo "colpi epocali", insomma vincite clamorose da raccontare ai nipoti e con cui fare un po' di teatro con gli amici... insomma quei momenti in cui ti senti un dio in terra e che da soli valgono ere geologiche di stiratura... ma il demone non si fa impressionare dai colpacci... quel lurido banco ha il vantaggio non trascurabile di non avere emozioni... di essere freddo e lucido anche nei momenti in cui sull'onda dell'invincibilità girano cifre di cui poi nel cuore della notte ci si vergogna...
Su questo forum ci sono stati innumerevoli tentativi di tenere traccia delle proprie scommesse... tutti, nessuno escluso, sono stati pietosamente aiutati a morire perchè non soffrissero più... questa è una corsa di lunga durata... chi vince una tappa magari il giorno dopo paga lo sforzo... se è ben preparato magari lo sconta dopo qualche mese... ma per continuare a stare in pista il coraggio non basta... ne aiuta il mentire a se stessi... insomma i conti hanno un valore solo su tempi lunghi, lunghissimi, e merito per chi riesce anche solo a tenere traccia vitalizia delle proprie giocate... se è pari è un grande... se vince un mito vero...
Che ho voluto dire? Non lo so... ah, sì, che le chiacchiere e i successi parziali sono il sale della nostra vita di Giocatori, condite con dosi massicce di emotività , alti e bassi di umore, e arroganza spesso non riscontrabile in altre categorie del lavoro e del pensiero ma alla fine della fiera... quando le luci si spengono... e viene smontato il carrozzone... quello che resta è solo il libraccio... il resto è polvere che un colpo di vento spazza via...
dopo questo delirio di cui sono certo mi perdonerete visto che il fratello jonch parlava di cagate, torno al cesso
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la sola differenza fra un capriccio ed una passione eterna è questa: che il capriccio dura un po' più a lungo(Oscar Wilde il ritratto di Dorian Gray) O'tiempo se ne va e tu non vuoi chiavà (squallor)